- Il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) condanna con forza l'attacco israeliano contro la Striscia di Gaza e esprime simpatia per il popolo palestinese.
- Il GCC esorta ad una tregua immediata e duratura a Gaza per consentire l'ingresso dell'aiuto umanitario nella regione.
- Il CCG ritiene che Israele sia pienamente responsabile per l'aggressione in corso contro il popolo palestinese e denuncia ogni possibile giustificazione.
Ginevra, 20 giugno 2024. Il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) ha condannato con forza l'attacco israeliano contro la Striscia di Gaza e ha espresso la sua simpatia per il popolo palestinese. Il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) ha esortato ad una tregua immediata e duratura a Gaza durante il dialogo interattivo con la Commissione internazionale indipendente di inchiesta sul territorio palestinese occupato, che comprende Gerusalemme Est e Israele, al fine di consentire l'ingresso dell'aiuto umanitario nella regione. Il Consiglio ha inoltre denunciato ogni possibile giustificazione per l'aggressione in corso contro il popolo palestinese. La comunità internazionale ha ritenuto Israele pienamente responsabile e il Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) ha espresso tristezza per le conclusioni della Commissione mondiale di inchiesta contenute nella relazione. A nome del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG), il Dott. Hend Abdalrahman Al-Muftah, rappresentante permanente del Qatar presso l'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, ha pronunciato un discorso in cui ha sottolineato le continue violazioni e attacchi contro civili innocenti commessi dall'occupazione israeliana.
Queste violazioni e attacchi hanno causato la morte di 38.000 palestinesi nella Striscia di Gaza. Secondo la comunità internazionale, tali azioni costituiscono flagranti violazioni del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale. Il dottor Al-Muftah ha espresso la sua insoddisfazione per il fatto che la relazione della commissione sembra collegare la vittima, il popolo palestinese, con l'autore dell'attentato, l'autorità occupante, che abusa dei diritti dei palestinesi e commette genocidio per più di 75 anni senza tener conto del diritto internazionale.