Un gruppo di neurochirurgiani è riuscito a operare con successo su un anziano pellegrino indonesiano Hajj con idrocefalo acuto per salvare la sua vita. La sua condizione è stata invertita dai medici che hanno installato un sistema di drenaggio per ridurre l'accumulo di liquido cerebrale nel suo cervello.
La paziente è ora sotto stretta osservazione nell'unità di cure intensive e riceve continuamente cure terapeutiche per il suo completo recupero.
Mecca, il settimo di giugno 2024. All'ospedale King Abdulaziz di Makka, un gruppo di neurochirurgi è riuscito a eseguire con successo un intervento di salvataggio su un pellegrino indonesiano anziano che soffriva di una grave malattia cerebrale. Dopo aver sofferto di idrocefalo acuto, chiamato anche acqua sul cervello, la pellegrina, che all'epoca aveva sessant'anni, si è risvegliata da un coma. Gli esami approfonditi e le radiografie diagnostiche effettuate poco dopo il suo arrivo al reparto di emergenza hanno stabilito la presenza di un tumore che spingeva sul tronco cerebrale. Alla luce della gravità della sua malattia e dei potenziali risultati, i medici si sono mossi rapidamente per salvare la sua vita eseguendo una procedura chirurgica con estrema cautela. Abbiamo meticolosamente installato un sistema di drenaggio, comunemente noto come shunt, per alleviare l'accumulo di liquido cerebrale nel suo cervello.
Questa azione riuscì ad alleviare la tensione e a invertire la progressione del deterioramento della sua condizione. Dopo l'intervento è stata tenuta nell'UIC per un rigoroso monitoraggio. Il paziente ha iniziato a riprendere la coscienza lentamente in momenti diversi e poi completamente. Tuttavia, non svaniscono nella loro responsabilità per la sua salute, perché continuano con la corretta terapia medica nelle linee guida. È monitorata per il suo progresso e fornita di cure terapeutiche in modo che possa recuperare completamente.